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Attore, nato a Bologna, maturità classica e laurea in Giurisprudenza, si è poi diplomato all’ Accademia d’Arte Drammatica dell’Antoniano di Bologna.
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Natura morta in un fosso

Alessandro Pilloni  Spettacoli   Natura morta in un fosso

Natura morta in un fosso

Sala del Suffragio, Via Libertà 60, Medicina, 23Novembre ore 21,15

 

Un caso di cronaca nel Nord Italia.

Un piccolo paese diventa famoso in tivù: “viene sconvolto dalla piaga della violenza per le strade”- così dice il telegiornale.

Figli che si pensava di conoscere e invece non si conoscono, amicizie pericolose, strade buie o illuminate dalle luci strobo dello sballo, le macchine scorrono, filano via veloci. In un fosso la vita di una ragazza si è fermata, un telefono di casa squilla nella notte. È il giallo di un delitto.

Un testo scritto con maestria e profonda introspezione psicologica dall’autore pluripremiato e rappresentato all’estero in molti Paesi, Fausto Paravidino, che crea un mirabile gioco di incastri, usando un linguaggio colorito, crudo e forte.

Viene interpretato da un solo attore, Alessandro Pilloni, che dà voce a tutti i personaggi, sei principali, più altri secondari, che vengono coinvolti nella ricostruzione, per capire cosa è successo.

Personaggi , alcuni colpiti in pieno dalla tragedia, altri involontariamente quasi comici.

Testimoni, genitori, pusher, una prostituta e un poliziotto che deve risolvere il caso.

I personaggi si rivolgono direttamente al pubblico, allo spettatore. Raccontano la propria verità, e ricompongo insieme i pezzi, il puzzle del giallo nel fosso.

Natura morta in un fosso è stato scritto nel 2001 ma è sempre molto attuale e reale.

Un certo tipo di vita, le luci che abbagliano, i soldi facili, le dipendenze, le sostanze che allontanano, l’illusione di riempire i vuoti.

Lontani da sé e dagli altri. Come se ci si sentisse condannati a vivere così.

Crediamo di conoscere chi ci sta accanto, mentre ognuno porta un mondo sconosciuto, assolutamente insondabile.

Tutti sappiamo osservare, indagare… ma sappiamo indagare noi stessi?